Politica del grosso bastone

La politica del grosso bastone in una vignetta di William Allen Rogers del 1904, che trae ispirazione da un episodio de I viaggi di Gulliver.

La politica del grosso bastone (in lingua inglese Big Stick ideology, Big Stick diplomacy o Big Stick policy)[1][2] indica la politica, soprattutto estera, perseguita dal presidente degli Stati Uniti d'America Theodore Roosevelt durante i suoi due mandati dal 1901 al 1909, nel primo decennio del XX secolo.

Tale politica, nella storia statunitense spesso accomunata al concetto più ampio di diplomazia delle cannoniere, era caratterizzata da negoziati pacifici a cui era affiancata la minaccia del "grosso bastone", cioè dell'intervento militare statunitense. Fortemente pragmatica e basata sui principi della ragion di Stato, la politica rooseveltiana, tipicamente machiavellica[3], fu l'espressione mediata dei circoli espansionistici americani.[4]

  1. ^ America, in Enciclopedia Treccani. URL consultato il 29 novembre 2013.
    «È il periodo noto come quello della politica del big stick - il "grosso bastone" del pedagogo»
  2. ^ Gaetano Scardocchia, La politica del bastone, in la Repubblica, 23 febbraio 1985. URL consultato il 4 dicembre 2013.
    «La ricetta di Roosevelt in politica estera è condensata in una battuta famosa: "Parla con gentilezza e portati dietro un grosso bastone".»
  3. ^ (EN) Big Stick and Dollar Diplomacy, su encyclopedia.com. URL consultato il 18 giugno 2013.
  4. ^ Beale 1962, p. 34.

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